ESCURSIONE SUL MONTE MILETTO PER IL VALLONE FONDACONE
Valle Rima (Roccamandolfi) - Vallone Grande - Valle Fondacone - Campanariello - Stazzo del Campanariello - Monte Miletto (2050m)
[Sent. 102, CAI Molise].
Cresta Nord del Miletto - Stazzo q. 1716 - Serra Soda - Rud./Abbeveratoio q.1233m - Vallone Grande - Valle Rima (Fosso Ingotte, c. 990m)
[Sent. 150b - 150 Sentiero Italia
]
(29 Luglio 2012)



Carta (IGM 1\50000) dei sentieri percorsi
Era l'unico versante per cui non ero mai risalito, quello del bellissimo Vallone Fondacone, pittoresca conca glaciale con al centro un pinnacolo a doppia cuspide ("Campanariello"). Il posto è bellissimo, eppure il sentiero non è certo tra i più battuti, anzi. Poche informazioni on-line... una mezza pagina di descrizione sulla Guida dei Monti d'Italia "Appennino Centrale" (C. e R. Landi Vittorj - G. Pietrollini, CAI - TCI, 1989, p. 414) e poi ulteriori informazioni sempre nelle GMI, sul recente volume "Appennino Meridionale" (L. Ferranti, CAI - TCI, 2010, p. 88-91). Queste descrizioni e alcune fotografie ed info sul web (vedi anche su Google "I Circhi Glaciali dell'Aquilania", documento e galleria fotografica di un'escursione del CAI di Bojano, 17 luglio 2011), nonchè le foto sulla carta escursionistica dei sentieri del Matese (1:25000, CAI Molise, CM Boiano, Reg. Molise; Isernia 2008) mi tentavano già da un paio d'anni.
Finalmente alla mia 15a salita in cima, per chiudere la stagione escursionistica prima dell'estate, abbiamo organizzato questa bellissima escursione con risalita da nord. Dopo il rifornimento d'acqua alla fontana presso Roccamandolfi, ci inoltriamo per la viuzza che sale a des. poco prima del cimitero del paese, continuando dritti al primo bivio (a des. si sale al Castello o si prosegue per il rif. Guado La Melfa e i Campitelli di Roccamandolfi) fino a Valle Rima (Fosso Ingotte) dove, ad una strettoia, s'interrompe la via percorribile in auto e quindi parcheggiamo. Dopo 20 minuti, mentre risaliamo tra le felci, una poiana ci svolazza a 25 metri sopra le nostre teste. In basso si nota la rocca ai piedi del Colle di Mezzo, ma il vero spettacolo è dietro l'angolo, quando si scollina sull'altura che chiude a ovest il Vallone Grande...
Spettacolare la camminata sull'orlo del verdissimo Vallone Grande, percorrendo il rilievo che separa il nostro vallone da quello più a ovest (il Folubrico). Si giunge ad una radura dove il sentiero ne interseca un altro (che proveniente dai Campitelli di Roccamandolfi / Masserie di Vallesecca e scende giù a sin./NE nel vallone per traversare Pianta del Melo e poi raggiungere Campitello Matese). Entriamo ora nella Valle del Fondacone, all'ombra di altissimi faggi... (continua)


Una Poiana (Buteo buteo)


Bella veduta del Campanariello di sotto (1605m) che si erge al centro del Fondacone tra una rigogliosa faggeta.
Subito a sinistra (E) del Campanariello, la cresta N del Miletto: q. 1817m e, poco oltre, Cima Telegrafo (q. 1885m IGM).
In primo piano all'estrema sinistra lo spigolo NW di Serra Soda (che abbiamo aggirato al ritorno, tenendoci più a N).

 


La Valle Grande e il Vallone Fondacone, con il Campanariello che svetta nella valle, a des. della Cima Telegrafo.
A sin. la rupe detta "Morgia dell'Aquila", a destra il bosco conduce all'altro 'Circo glaciale dell'Aquilania', quello del Folubrico.
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Faggi secolari tra Val Grande e Fondacone

Mitopus morio (opilione)


Panorama del Vallone Fondacone, ramo sinistro. Il Campanariello di valle (1605m) a sin. e, al centro, quello di monte (1640m), poi a des. lo Stazzo del Campanariello (1615m).
Sullo sfondo a destra la parete occidentale della cresta nord del Monte Miletto, con la Cima Telegrafo (= q. 1885m IGM).


La Forra del Fondacone
(Scaricaturo / Scarcatur')

La cima del Campanariello di sotto


Vallone Fondacone: panorama dalla cima del Campanariello di monte verso Nord. Al centro la cima del Campanariello di sotto (o di valle).
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Il Campanariello di sotto (1605m)

Dalla faggeta s'intravede a sinistra la base del Campanariello. Si prosegue fino al limite del bosco, su un ripido ghiaione che è meglio evitare tenendosi a sinistra al margine del bosco. Infine si traversa a sin. (E) fino allo Stazzo del Campanariello da dove si domina l'intero fondovalle, in particolare il ramo occid. da cui proveniamo. Nell'attesa che il gruppo si ricompattasse, mi sono recato in cima al Campanariello di Monte (Sud) il più alto (1640m) [Diff. I+ ma su roccia modesta e con a destra il vertiginoso baratro della Forra del Fondacone, che è talmente infossato che da nessun punto se ne riesce a vedere il fondo]. Continuiamo verso sud addentrandoci a c. 1750m sulle pietraie da dove il vallone non è più visibile. Insieme a due amici taglio direttamente verso l'Anticima N (non visibile) in dir SE, mentre il grosso del gruppo prosegue dritto a S seguendo i segnali in dir. di Forca di Cane (tra Colle Tamburo e Miletto). La cima è affollatissima, c'è uan comitiva di una trentina di ragazzi: pare di stare sul Corno Grande!
Dopo un'ora arrivano anche gli altri, e Zio Bacco subito si rende protagonista di un bel gesto, arrampicandosi più o meno fino a quota 2009m per stracciare un ennesimo insulto alla natura che deve restare incontaminata, specialmente dalla politica (che può essere nociva quanto l'inquinamento)! Dopo di ciò si entra in pieno appaciquaramento...



I Campanarielli dallo Stazzo del Campanariello ("Arca di Pane")
[mouse sulla foto per vederla a colori]


Funnecone. Nel punto in primo piano nella foto passava anticamente un tratturello (Tratturo dei "Circhi dell'Aquilania").
Il sentiero proveniva dalla Valle dei Campitelli di Roccamandolfi e dalle Masserie di Vallesecca, traversava il Folubrico e il Fondacone per poi risalire sulla Cresta N del Miletto.
In questo panorama si nota a sin. l'intaglio proveniente dal Folubrico, al centro lo Stazzo dei Campanarielli e a destra l'intaglio sotto la paretina che dal ghiaione porta alle balze
rocciose ove il sentiero, in parte scavato nella roccia viva, conduce o a Serra Soda (NNE) o mena in cresta per poi piegare a S e risalire ai Campitelletti del Monte Miletto.


Da sin. il piano di Campitello Matese, Campo Puzzo/Sogli di Bojano, La Gallinola, Mt. Crocetta, L'Esule e Lago Matese.
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Zoommata verso Mt. Ruzzo, Letino, Mt. Favaracchi
e i Laghi di Letino (sinistra) e di Gallo (al centro).

   


La "Grande Conca", circo glaciale sul versante (nord-) orientale del Miletto. A destra l'Anticima nord (q. 2040m), in fondo il piano di Campitello Matese e La Gallinola (dir. sud-est)


Stazzo a quota 1716 (IGM) a SSE di Serra Soda. Dal pilone a des. è possibile calarsi verso la parete della Grotta delle Ciaole (via alpinistica "Via Cavo")


Lo stazzo abitato

Grotta delle Ciaole (Ciaule) sotto la parete N di Croce Matese.
Da pochi anni sono qui state tracciate alcune vie alpinistiche
particolarm. su ghiaccio: d'inverno qui si formano le cascate
di ghiaccio più meridionali d'Europa tra quelle note/attrezzate.

Tre carcasse di pecora legate al traliccio. Sono state uccise pochi giorni prima da un branco di lupi !

Panorama di Serra Soda (1552m)

La discesa dalla cima del Miletto avviene per la cresta Nord, poco sotto l'orlo della Grande Conca glaciale che si apre a est verso Campitello Matese. Si punta giù verso uno stazzo (c. 1720m) dove restiamo una ventina di minuti a parlare con un pastore ceh ci abita. Giorni addietro - ci dice- i lupi gli hanno preso tre pecore. Poi le ha appese al traliccio.
Il traliccio in questione è quello da cui avviene la discesa per la Grotta delle Ciaole (e Campitello), sulla parete Nord di Croce del Matese, nota per le nuove vie alpinistiche (e di Dry tooling) qui recentemente aperte (le cascate di ghiaccio sono le più a sud d'Europa tra quelle attrezzate). Mentre scatto qualche foto, chiedo al pastore qualche informazione sul sentiero "esposto" che scende più a (vedi sotto) e quindi, dopo qualche altra indicazione circa la via del ritorno, ci commiatiamo e puntiamo giù a NW. Scavalchiamo un paio di canaloni prima di arrivare in vista di Serra Soda (1552m) un bel pianoro che chiude a E il Fondacone. Dal lato W di Serra Soda parte verso Sud l'antico sentiero (vedi le carte IGM 1:25000, 1:50000 e la CTR 5000) scavato nella roccia a precipizio sulla Forra del Fondacone che poi si porta presso lo Stazzo del Campanariello. Da percorrere assolutamente in una prossima escursione!
Intanto ci fermiamo a goderci il panorama prima di scendere tra i cavalli di Serra Soda. L'abitante dello stazzo dov'eravamo passati un'ora addietro ha lasciato che ci seguissero tre sui cuccioli di pastore abruzzese, bianchi e lanosi come agnelli. Purtroppo non riusciremo più a liberarcene e ci seguiranno fino alle auto, che raggiungiamo dopo ulteriori duri kilometri di discesa, passando per un abbeveratoio (segno CAI sul muro di un rudere) da dove ci si abbassa a sin. (segni) giù nel letto del Vallone (Grande / Fondacone) per poi risalire al punto panoramico (quello da dove all'andata si vede per la prima volta l'intera Valle). Una grande escursione che, come dicevo, se da un lato chiude la mia mappa mentale del massiccio del Monte Miletto, dall'altra mi dischiude parecchie curiosità, quali la già menzionata mulattiera di cengia (nella parete occidentale della cresta nord-nord-ovest del Miletto tra la Cima Telegrafo/q. 1885 e Serra Soda) ed eventuali risalite invernali (ciaspolate) del sentiero percorso all'andata, in un ambiente che con la neve dev'essere ancor più maestoso (in vari punti saranno forse necessari i ramponi e di sicuro si passa in zone a forte rischio valanghe).

Da questo abbeveratoio una sterrata (des./ E) continua verso
Pianta del Melo e S. Cristanziano (o Campitello), mentre noi
prendiamo il sentiero di sin. (W) che scende nel Vall. Grande


Ultimi scorci del Fondacone e del Campanariello verso il tramonto

L'unica nota triste della giornata: stanchissimi i tre cuccioli che ci hanno seguito dallo stazzo a q. 1720, per più di 2/3 del sentiero che abbiamo fatto al ritorno.
Che fine avranno fatto? Saranno riusciti a ritornarci il giorno dopo? [Aggiornam: i cagnolini sono stati recuperati dal padrone, come mi hanno comunicato due amici].
Hasta perritos!

Il Castello di Roccamandolfi al crepuscolo

Roccamandolfi all'imbrunire


Fotografie di Francesco Raffaele

Per le altre mie Gallerie fotografiche di Escursioni sul Monte Miletto,
vedi in fondo a questa pagina

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