Con gli amici romani Claudio Lucarini e Angelo Monti ci incontriamo nel parcheggio della pizzeria Lo Scoiattolo (Colli a Volturno) e proseguiamo alla volta del PNALM. L'idea era di andare a fare qualcosa in territorio di Opi, ma quando, dopo il ponte della Zittola, il lungo rettilineo per Alfedena ci mostra La Meta in veste quasi "patagonica", è automatico il cambio di programma, anche perché stavo proprio dicendo di voler fare una bella ciaspolata verso la Meta nelle mie prossime uscite...
Evito di mettere le catene nel tratto di strada ghiacciato e lasciamo l'auto 1,5 km prima dei Campitelli. Giunti sotto la Meta siamo un po' indecisi sul da farsi: l'idea di Angelo di salire il Canale che porta al "Dente" (tra il Gendarme e la Meta) mi pare un po' rischiosa -ma forse sbaglio- vedendo l'accumulo di neve sulla parete della Direttissima alla Meta, che incombe sul canale. Peccato, perché l'avrei rifatto con piacere e saremo saliti sull'Anticima o Gendarme (q. 2185m) che a me ancora manca. Angelo propone la cresta del Tartaro, ma io vorrei salire sulla Meta, anche per il facile "Canale Centrale" (che ho fatto sempre in discesa, mai a salire). Poi ci avviamo sul traverso (ghiacciato, come spesso capita) del "Passo della Meta" che va verso Passo dei Monaci ma intanto la montagna si copre di nuvole e il vento fortissimo in cresta ci fa desistere dal salire. Claudio si avvia sulla cresta del Monte Miele e allora, anche se è ancora prestino, facciamo la panoramica cresta (che avevo già fatto a marzo e dicembre 2017) e poi scendiamo alla ricerca della volpe che però stavolta non si palesa. Ma va bene anche così, in fondo il versante NE della Meta è spettacolare, ed è un vero e proprio "must" ritornarci anche più volte, d'inverno [FR]. |