Il Parco Nazionale del Pollino (intendo sia il gruppo del Pollino che quello dei Monti dell'Orsomarso) è uno di quei luoghi che mi piacerebbe poter esplorare e conoscere assai di più.
Abitarvi più vicino però, significherebbe allontanarsi dagli amati monti della Campania, nonché da quelli dell'Abruzzo e Molise. Quindi è bene farsi bastare quel paio di 'puntate' annue (quando va bene) e consolarsi studiando i libri (vedi bibliografia più in basso), leggendo articoli, spulciando il web e ammirando on-line le fotografie di suoi più assidui frequentatori.
Quest'inverno ci siamo decisi un po' tardi (e non siamo riusciti a scendere per la classica salita sul Dolcedorme da sud) però ci siamo rifatti adeguatamente, riuscendo a concatenare in qualche modo una risalita piccozza e ramponi sul Pollino, versante NE o della Grande Frana (Via dei Lupi / Canalino Agata), con una veloce discesa ai Piani per poi raggiungere la magia della Grande Porta. Alla partenza io, Massimo M. e Daniela S. veniamo prontamente "soccorsi" da Francesco P. e Francesco P. che dal Piano di Visitone ci risparmiano il tratto fino al Colle dell'Impiso (ore 9:30). Qui incontriamo casualmente il gruppo di Michele T. e Rosaria E. che farà con noi un tratto di sentiero. Ci divideremo perché loro saliranno dal versante NW (via del Canale Nascosto, presso il Valangone) per poi ri-incontrarci sulla cima del Pollino, che noi raggiungiamo (alle 14:00) risalendo per la Via dei Lupi (e alcuni anche per il più difficile canalino Agata, con tratto-chiave ghiacciato che sicuramente avrebbe richiesto qualche attrezzatura in più di una sola piccozza e ramponi). Dopo una riposante sosta presso la cima (2248m) in compagnia dell'altro gruppo, veloce discesa al Piano, dove ci salutiamo e noi 5 continuiamo alla volta della Piana di Pollino puntando la Serra delle Ciiavole N e raggiungendo quindi la Grande Porta del Pollino (16:40). Risaliamo a nord per la Serretta della Porticella (2000m) dove i miei quattro amici fanno ritorno, mentre io mi allungo sulla cresta sud della Serra di Crispo per contemplare e fotografare in tranquillità il meraviglioso paesaggio e il mio amico-Pino (loricato) che conosco ormai da più di 10 anni. Aspetto il tramonto aggirandomi sotto al "Giardino degli Dei", quindi, scendo sul pianoro con la croce (c. 650m a SSE della sorg. Pittaccurc e 500m a W della Serretta della Porticella) dove vedo il sole calare dietro l'orizzonte e al sopraggiungere del crepuscolo (19:30), anche perchè la batteria della reflex si è esaurita, predo la via del ritrorno, tagliando un po' attraverso il bosco tra gli alti rami del torr. Frido, prima di raggiungere le orme dell'andata presso la radura di Rummo (21:00), quindi il Colle dell'Impiso (22:10) e infine il camper al Piano di Visitone (22:40) dove mi aspettano Massimo e Daniela e una graditissima cena in camper, accompagnata da un memorabile Taurasi... Cin cin al Pollino, alla sua Natura, alle montagne ... di emozioni che ci regala. [FR]