IL NINNO, VARCO DEL PARADISO E ACELLICA

Salita dal Vallone di Za'Chela - Varco del Paradiso Sud

Peteniti - Stretto dei Palilli - Forno del Monaco - Masseria ("Porcino") Marinari - Fontanelle - Spaccaturo - Raio della Savina o Vallone Za' Chela - Giardinetto - Canalone del Ninno - Varco del Paradiso Sud - Varco del Paradiso (Nord) - Ninno
- Cima di Monte Acellica (1660m) - Arco Naturale versante N - Cresta Nord - Varco Pruvusiero o Petrusiello - Colla Finestra - Raio di Saucito - Varco della Parrella - Giardiniello del Celecone - Caccavo - Porcino Marinari - Str. Palilli - Pitiniti.

(22 Maggio 2020)

 


Ninno e Ripe della Celeca (zoommata dal castagneto loc. Forno del Monaco)

Porcino (Masseria) Marinari


Fontanelle, Vallone Za Chela






Massimo si avvicina al "Butto", mentre io scatto una serie di foto



Roditore



Vallone Za Chela, presso loc. Giardinetto



Nel canale (vari salti di II e III)



Altro grosso Tasso



Neve

Ambiente, alla testata del Vallone, sotto la Pettinessa




Meno evidente di alcuni anni fa, la traccia di cinghiali che sottopassa le pareti...

Spaccatura tra Ninno e Ninnulicchio (SE)

Non saranno i canaponi del Cervino, ma ci vuole una bella forza a salire solo di braccia, potendo appoggiare i piedi solo a metà. Più dura di quanto sembri in foto!
Il tratto basso (canapone) è facile; poi c'è qualche metro con cavo di ferro sottile e infine il tratto superiore, con catena (dove saremo stati più veloci assicurandoci con fettucce e moschettone)


Salita da Est al Varco del Paradiso Sud

 


Massimo è su: ora tocca a me

 

 
Varco del Paradiso Sud (si vede il cavo)

Varco del Paradiso N



Panoramica (259°) del Varco del Paradiso dalla cima del Ninno



Monti di Acerno, Campagna e Monti Alburni




[Foto del 26/6/2019] Tra giugno e novembre 2019 sono stati dismessi quasi tutti i cavi della "Ferrata F. Raso" (lasciati spit e fittoni), quindi l'aggiramento del Ninno avviene ora c. 30m più in basso:
il 22/5/2020 io e Massimo siamo scesi dal Varco del Paradiso Sud, con cordino, sul pendio dove il 31/5 Sandro Giannattasio (CAI SA) ha installato una corda fissa.
Una volta giunti al Varco del Paradiso (N) si può salire sul Ninno (cavi rimossi in basso, pass. II) o dirigersi verso la Cima N (o la Cresta N) salendo a NW.




Spallone N, tra Vallone della Neve (a sin.) e Raio della Savina - Vallone Za'Chela (a des./E).
Qui sotto, un po' a sinistra, c'è il passo obbligato per scendere. Ma mi affaccio e non lo vedo (sono salito da qui una sola volta, nel 2014) e dopo ci portiamo troppo a W (al di là dell'arco naturale).



L'Arco

Faggioni a Nord





Mancato il "Passo della Gatta", risaliamo 150m più sopra, per tornare di nuovo in cresta: non perseveriamo, e scendiamo per la via normale (sent. CAI 104)


 

Venerdì, 22 Giugno 2020: E' passato un anno dalle ultime due salite sull'Acellica di Giugno 2019, e nel frattempo è trascorso l'inverno. Inverno in cui il Parco Nazionale d'Abruzzo ed il Pollino (e anche una lesione al menisco) mi hanno tenuto lontano dai Monti Picentini e poi, a inizio primavera, due mesi filati a casa per l'emergenza Covid 19. In questo periodo devo dire che uno dei "richiami" più forti mi arrivava dall'Acellica, e in particolare dal Vallone Za'Chela o Rajo della Savina, da dove mancavo dalle esplorazioni del 2012 e 2013!
In verità questo selvaggio vallone che cala dal Varco del Paradiso verso NNE aveva cominciato a "chiamarmi" già da un bel pezzo, e ci sarei tornato già nell'autunno 2019 se non avessi avuto il suddetto problemino al menisco e se non vi fosse morto, il 21/9/19, Danilo M. (v. Notizia nella mia pagina sull'Acellica; la dinamica dell'incidente mi è stata chiarita solo mesi dopo: pare sia precipitato scivolando mentre saliva sul Ninno. Comunque mi sembrava una cosa irrispettosa - se non addirittura una sbruffonata- andarci in quel periodo). Alla (parziale) riapertura post-Covid, in un giorno d'inizio maggio, mi sveglio alle 4 per andare, ma per un paio di motivi di diversa natura me ne torno a letto. Peccato perché quelle sono state giornate con una limpidezza dell'aria difficile da riscontrare non appena fabbriche e autoveicoli si sono rimesse in moto.

Venerdì 22 non sono solo, perché l'amico Massimo Mingarelli si è detto disponibile a venire in infrasettimanale, quindi c'incontriamo a Montella e facciamo colazione al solito bar.
Partiamo dai Pitiniti (ore 9:10). Già dai "Palilli" e dal prato (Furno re lo Monaco, o Funno?) sotto i Cocuzzi, l'Acellica appare splendidamente verdeggiante, e ne approfitto per indicare a Massimo una possibile via di discesa sullo spallone a E del Vallone della Neve, fatta solo 1 volta in salita (contrariamente alla diretta sull'altro spallone, W, più facile e sicura, ripetura più volte in ambo i sensi).
A poco più di mezz'ora dalla partenza, merita la sosta un'occhiata dentro al Porcino Marinari, fagocitato dalla vegetazione. Poi, dopo una capatina su alla Captazione AAC, ci infiliamo nel fitto della macchia che a tratti pare foresta pluviale, del tratto basso del Vallone di Za Chela.

IL VALLONE ZA'CHELA (LO UADDRONE RE ZA'CHELA):
Il toponimo potrebbe essere relativamente recente (prima metà del '900 o forse fine '800) e pare strettamente locale, mai filtrato nella cartografia o documentazione ufficiale (ma una ricerca più approfondita tra le carte comunali o nell'Archivio di Stato di AV potrebbe dare maggiori certezze), né nelle meticolose monografie di F. Scandone. E' una forma ipocoristica dialettale di Zia Michela, o Rachela (o da altro nome), come indicato anche da M. Gramaglia (Li nomi re li Posti, 2016). Io l'ho generalmente collegato alla parte alta del Vallone, mentre M.G. (op. cit.) sembra più incline ad attribuirlo alla parte immediatamente a monte della Masseria Marinari, poco a valle della quale il "fiumicello" della Savina va a confluire nel ramo principale che scende da Colla Finestra. Le carte idrologiche (1941, 2008) fanno riferimento alle sorgenti di questo vallone come "Raio della Ferriera" (captaz. I-V), presente anche in Scandone (1911, p. 100) però lì in relazione al ramo principale del f. Calore che scende da sotto Colla Finestra (mentre Scandone chiama "Raio di Saucito" quello qui detto Raio della Savina o Vallone ZaChela).
Un tempo l'area doveva essere più frequentata e, malgrado i tanti toponimi femminili (come ad es. il più generico "Valle di Femmina Morta") diffusi al centro sud, sembrerebbe in effetti poco probabile che una donna desse il nome alla parte più selvaggia e aspra del Vallone (sotto al Varco del Paradiso)... Ovviam. può darsi che l'intero vallone o suoi tratti fossero noti ai frequentatori con quei nomi e con altri ormai dimenticati.

Procediamo nel vallone, senza uscirne come io ho fatto nelle altre occasioni per evitare il fitto della vegetazione e il successivo salto/butto.
Giungiamo a un'altra captazione, edificio più grande che non avevo mai visto prima (le altre volte mi sono tenuto sul ciglio sin. o des. del Vallone, in questo tratto iniziale), con mura fatiscenti come quelle della Madonna della Neve, nel Vallone della Neve, e con un bel colatoio alto c. 15m. Usciamo a destra (W) su ripido, per poi rientrare nell'alveo.
Il vallone si apre e rimpiana, fino alla biforcazione del Giardinetto (pr. q. 1052) dove in genere ho impegnato il dosso tra i due (anzi 3) canali, mentre qui ci buttiamo in quello centrale che punta verso S.
Salti di II / III fino a uscire sotto le pareti della Pettenessa: riconosco l'intaglio dello "Spaccaturo alto" (così detto per distinguerlo dalla strettoia del V. Zachela a monte del Porcino Marinari, che forse era il vero "Spaccaturo"... ?), quindi ci spostiamo su ripidi pendii verso destra. Massimo torna nel Canale principale -c'è neve sotto le foglie!- io mi tengo a sin. e giungiamo dopo qualche esplorazione sotto il "Canalone del Ninno".
A distanza di 7 anni dall'ultima volta il luogo non solo non ha perso fascino, ma neanche "asprezza": nel senso che ci venni alcune volte 7-8 anni fa, con meno esperienza, senza piccozza e una volta ci portai il buon Camillo Fragnito.
Ritornandoci dopo anni credevo di trovarlo un po' più "tranquillo" e "addomesticabile", e invece resta un "postaccio"... di quello brutti e belli allo stesso tempo!
L'idea era salire il canalino a E del Varco del Paradiso N, ma una volta entrati nel Canale che porta al Varco S, vedo Massimo (più forte e veloce di me) che già si dirige verso la "Catena" (ore 12:45).
Impiega una dozzina di minuti (ma solo peché non si fida del fissaggio, che io gli ribadisco che è sicuro!) e sicuramente sarà per un attimo ritornato col pensiero ai canaponi del Cervino.
Io impiego almeno il doppio del tempo, per far riposare adeguatamente i muscoli del braccio nell'unico punto, a metà circa, dove si può poggiare il piede su esiguo ripiano di terra (anche la prima volta ci misi un 25-30 minuti!).
Una volta dall'altra parte, constatiamo che il cavo che aggira il Ninno è stato rimosso: per fortuna ho cordino sempre con me (Massimo aveva dimenticato di portare corda), perché con la sola piccozza la calata a W non è sicurissima. Dopo una veloce puntata al Bivacco, scendiamo un 25m a WNW del Varco Paradiso Sud, prendiamo un'ampia cengia erbosa tra due fasce rocciose a W del Ninno e dopo pochi metri verso N entriamo nella testata del vallone che 150m più in basso forma il Butto della Neve e risaliamo in breve al Varco del Paradiso (N). Prima saliamo sul Ninno (rimosso cavo in basso, lasciato quello in alto), dove giungiamo alle 14:35 (mia 22a volta sul Ninno), e dopo aver firmato il libro di vetta, scendiamo e pranziamo al Varco del Paradiso (15:00). [Apprenderò poi che S. Giannattasio ha sfruttato lo stesso passaggio per inaugurare la variante CAI 190 bis del sentiero che traversa il Varco]
Riprendiamo (15:35) la salita dal Varco del Paradiso verso NW nel bosco (lasciando a des. il crinale dove passavano i tratti attrezzati della ferratata) e stavolta, invece di continuare a NW in direz. dei pendii erbosi sotto la cima, puntiamo subito a N tra alti faggi verso la cresta; e una volta su (presso la "Madonnina", colonnetta rocciosa alta un paio di metri), facciamo il facile tratto a E della vetta e alle 16:25 siamo sulla cima N. Dopo 10 min di sosta iniziamo la discesa: volevo scendere per la direttissima del "Passo della Gatta" che feci il 29/8/2014, ma pur giungendo sul posto, non riconosco il punto preciso (che vedevo all'andata dal basso) e Massimo è già più a sin. e più giù. Dopo un po' di esplorazione sul ciglio SE del Vallone della Neve, ci troviamo vicino l'Arco Naturale dove pure giunsi calandomi (2011). Zona pericolosa, va facendo buio, meglio tornare, risalendo quei 150m in cresta poco a W della Cima e -meglio non perseverare con l'altra direttissima (a W del V. della Neve), seppur quella l'abbia fatta varie volte in discesa e anche al buio - facciamo il sentiero normale (104) per giungere alle 21:35 alle auto.

Ancora una volta la Celeca mi lascia dentro sensazioni di "vera Montagna" e la soddisfazione di poterla ancora "andare a trovare"!

 

Foto e testo di Francesco Raffaele
[Foto con Canon 6D + 24-105is L]

22/6/2020
(Vallone Za'Chela, Ninno, Acellica Nord)
26/6/2019
(Casa Rocchi, Acellica Nord, Ninno)

22/6/2019
(Grotta Scalandrone, Lamione, Risalita del Vallone Butto della Neve)

12/6/2019
(Traversata Acellica Nord, Ninno, A. Sud, Anello da Casa Rocchi)

15/1/2019
(Vallone della Neve)
11/11/2018
(Acellica Nord e Ninno)

13/10/2018
(Savina e Acellica Sud)
9/6/2018
(Croci di Acerno, Cima Sud, Ninno, Cima N, Colla Finestra, Pitinite)

27/5/2018
(Traversata Acellica Nord, Ninno, C. Sud, Anello da Casa Rocchi)
20/5/2018
(Croci di Acerno - Fosso Calancarello- Cima Sud - Ninno - Savina)
29/12/2017
(Piani di Giffoni - Valico Acquafredda - Accellica Sud)
28/5/2017
(Butto del Laurenziello - Acellica Nord - Ninno - Cima Sud - Timpone)

21/5/2017
(Grotta dello Scalandrone - Vena d'a Mola)
21/1/2017

(Mass. Canale, Piani di Giffoni, Varco di Pettinessa, Acellica Sud)
10/12/2016

(Pitinite, Porcino Gatta, Vallone della Neve, Acellica Nord)
4/9/2016
(Rasula delle Murelle, Cima Nord, Ninno, Tracciolino d. Ninno,
Butto della Neve, Grotta dello Scalandrone, Piani di Giffoni)

28/6/2016

(Grotta dello Scalandrone, Trellicina, Butto del Laurenziello)
4/6/2016
(Butto d. Neve, Tracciolino, Ninno, Cima Sud, Timpone)

25/3/2016
(Acellica Sud, discesa per Timpone e Fili d. Cerzolla)
26/12/2015
(Acellica Nord da Serra Lacernone / Passo della Sgaiuola)
14/6/2015
(Pettinessa da ESE, Cima Sud, Ninno, Varco d. Paradiso NW)
7/6/2015
(Acquenere - Barrizzulo - Colla Finestra - Serralonga)
21/2/15
(C. Rocchi - Cresta Ovest - Cima Nord - V. del Sabato)

13/2/2015
(Savina - Accellica Sud - Cresta Sud - Croci di Acerno)
19/10/2014

(Savina - Accellica Sud - Ninno - Accellica Nord e rit.)
29/8/2014
(Nuova Direttissima N, ad Est del Vallone d. Neve)

22/6/14
(Casa Rocchi - Colla Finestra, Ululoni del f. Sabato)
1/6/2014
(Traversata integrale delle Creste e cime dell'Accellica)
18/5/2014
(Costa d. Melaina - Cresta N - Vene Rosse)

10/5/2014
(Casa Rocchi - Trellicina -Butto della Neve)

21/4/2014
(Direttissima all'Accellica Nord e Ninno da Nord)

LA MIA PAGINA SULL'ACELLICA

8/9/2013
(La Savina - Traversata delle Accelliche - Cresta Sud)

12-13/8/2013
(Cucchiaduro - Rasula d. Murelle - Varco d. Paradiso)
14/7/2013

(Casa Rocchi - Cresta NW - Alta Valle del Sabato)

19/6/2013
(Piani di Giffoni - Butto della Neve
)

18-19/5/2013
(Varco del Paradiso, Traversata Accelliche - Vallone d. Neve)

5/5/2013
(Direttissima dal Vallone della Neve - Accellica N. - Ninno)

16/3/2013
(Piani di Giffoni - Cima Sud, invernale)

30/1/2013
(Piani di Giffoni - Cima Sud, invernale)

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12/8/2012
(Anello del "Sentiero del Paradiso")
22/7/2012
(Porcino Marinari, Porcino Gatta, Vallone della Neve)

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17/6/2012
(Raio d. Ferrere - Ninno - Cima Nord - Vall. d. Briganti)
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18/3/2010
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(Traversata delle Accelliche/Ninno + Accellica Sud)
7/6/2009

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10/3/2009
(Piani di Giffoni - Accellica Sud, invernale, solitaria)
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17/8/2008
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